La criticità della citricità

Si siede un tavolo da quattro, due coppie, tre sono presi bene e vanno sicuri sul Cynar Spritz, l'ultima rimasta vuole un Mojito che non posso fare per l'assenza di menta, e questo è quanto.  Il problema sorge perchè la signora in questione si è seduta di fianco al vaso ormai esanime della menta che in estate, a suo tempo è stata rigogliosa, e al mio rifiuto di fare un Mojito mi porge due foglie secche della stessa dicendo che sarebbe bastata, ho spiegato e addotto ragioni, tirando in ballo la stagionalità delle materie prime e l'importanza di avere ingredienti sani e nella giusta quantità al momento giusto, ma niente..
Dopo queste inutili fatiche, riesco a completare l'ordine con una Caipirinha, un palliativo, vado dietro banco, realizzo, e bene bevono, tutto mi sembra a posto, ma..
Ma sembra solo perchè Miss Mojito, ancora lei, mi importuna mentre passo dicendomi con velato sarcasmo che il Mojito, che in realtà è una Caipirinha sa poco di limone! Gli faccio notare con garbo che sta bevendo una Caipirinha, e che il limone non c'è ne nel Mojito ne nella Caipirinha, ma c'è il lime, lei risponde sempre con velato sarcasmo e anche una certa sufficienza, che siamo in Italia e quindi andrebbe benissimo anche del limone...
Il mio mondo per un momento si ferma, resto sospeso, cerco di capire fino a dove sei ingenuamente ignorante e dove cominci a essere diabolicamente supponente, senza riuscirci.., mi impongo di riflettere prima di parlare, poi ritengo che dire qualunque cosa sia superfluo, lo faccio per me, per il mio amor proprio, e alla fine come uno sciamano che voglia allontanare il male benedico una bevanda come il Crodino, comprendendo finalmente il perchè della sua esistenza...

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